E' incredibile come un vaso di soli 20 cm. di diametro possa ospitare al suo interno un
piccolo mondo completamente
autosufficiente, una catena
alimentare a se che gli permette di sopravvivere incurante di tutto ciò che accade nel mondo esterno.
Lumachine e piccoli vermi di terra ne erano gli unici abitanti.
Poi un giorno una
Regina venne in volo da chissà dove e decise di fondarvi il suo regno,
intanto un ragno tesseva la sua tela fra due foglie nella giungla dei garofani...
Oggi ho trovato una chiocciola e ho deciso di metterla nel mio formicaio. Subito due formiche si sono avvicinate per toccarla con le antenne ma poi si sono messe in fuga. Lei si muoveva lenta tra le 2 ripide pareti di vetro con soli 3 cm di larghezza a disposizione, in quel mondo cosi piccolo per lei che la faceva assomigliare ad mostro enorme. Mi sono tornate in mente le immagini del film Cloverfield quando il mostro passa tra i grattacieli di New York (un film bruttissimo secondo me).
Visto il disinteresse del mio popolo l'ho messa nel vaso in balcone e subito più di una cinquantina di formiche sono uscite interessatissime alla scia che la chiocciola lasciava sul terreno
per poi mettersi sulle sue tracce e scovarla tra le foglie. Dopodiché l'ho tolta e l'ho messa in un altro vaso lontano dove potesse stare più tranquilla.
La cosa che mi sorprende molto è che le formiche che mi sono arrivate in provetta hanno uno stile di vita diverso rispetto a quelle osservate in natura. Sono più fragili: se sottoposte a un po' di stress o sbalzi di temperatura crepano. Sono molto più fifone ed hanno abitudini alimentari selezionatissime: le lasius fino ad ora hanno mangiato solo zucchero e insetti morti. Si riproducono con difficoltà. Mentre le formiche del vaso (quando scoprirò di che specie sono le chiamerò finalmente con il loro giusto nome... ) sono sopravvissute all'inverno e al DDT di mia madre e poi mangiano praticamente tutto. Ho provato a dargli dei semini e subito li hanno portati nel sottosuolo mentre le mie li lasciano ammuffire sul terreno.